Covid-19 : tutti insieme un passo in più

Giuseppina Bonaviri
Medico psichiatra, PhD Neuroscienze sperimentali e cliniche, Delagata nazionale Pd

E, come avevamo in dettagliato scritto negli articoli precedenti riguardanti il Covid-19 ( ovviamente per chi sa leggere di scienza decifrandola ed è in grado umilmente di rispettarne le regole per il bene comune, la salute pubblica e il proprio prossimo), l’epidemia che durava da settimane si è trasformata in pandemia. Questo era stato previsto dai ricercatori, dagli epidemiologi e dai virologi: in questa settimana sarebbe arrivato il picco, il momento più difficile per la gestione dell’emergenza virale che alla luce di tre elementi- tasso di incidenza cumulativa per 100mila abitanti, sviluppo di una circolazione autoctona del virus, vulnerabilità geografica- ha obbligato il Governo a varare le nuove misure con un Decreto sul lockdown. Si è tenuto presente che nelle zone rosse la curva epidemica stava appiattendosi venendo superata dalla curva epidemica di moltissime altre zone della Nazione, con un Sistema Sanitario ormai purtroppo sotto stress e che non era attrezzato, quindi, per potersi permettere verosimilmente nell’immediato di garantire l’urgenza dell’allestimento di ambienti intermedi all’assistenza respiratoria. In questa settimana gli esperti prevedono un aumento della contagiosità dovuta ai movimenti incontrollati avvenuti negli scorsi giorni di quella popolazione che da Nord si è trasferita al Sud e con due città, Roma e Napoli, che destano maggiore preoccupazione. I Paesi sotto pressione rimangono la Germania e la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti; in quest’ultimo il tampone al momento sembrerebbe complicato da applicare trattandosi di un sistema che purtroppo non è dotato di grandi risorse di sanità pubblica. Saranno due settimane molto intense dove oltre il lavoro dei nostri medici, tecnici, personale sanitario, ricercatori e studiosi come anche delle forze dell’ordine -che ringraziamo per l’abnegazione e la serietà che da sempre li contraddistingue – il senso di responsabilità individuale unito allo sforzo civico collettivo farà la differenza.
Non avere paura. Mettiamo in atto la nostra piena consapevolezza e determinazione seguendo le regole ed adottando tutti quegli atteggiamenti e comportamenti di coraggiosa prevenzione sociale ed economica che una classe di persone competenti e capaci -le nostre migliori donne e i nostri migliori uomini, fortunatamente- ci impongono ora di agire. Che nessuna inerzia ed imperizia sia consentita. Il panico, le condotte irrazionali, l’inneggiare con codardia l’odio in rete come il diffondere via social fakenews sull’emergenza contagio epidemiologico continuerebbero solo ad autoalimentare emozioni immotivate e dannose per tutte e tutti.
Il virus non ha gambe, cammina sulle nostre: RIMANIAMO A CASA per stroncarlo e batterlo rispettando gli ordini e le regole che il momento ci impone. Torneremo assai presto a sorridere insieme.

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