Giuseppina Bonaviri
Medico psichiatra, PhD Neuroscienze sperimentali e cliniche, Brand Owner Area Vasta Smart. Delagata nazionale Pd

Cari politici, io vi accuso. Ora basta nascondersi dietro un dito. Non è più il tempo di proclami e slogan idioti, di commenti lacrimevoli e di sceneggiate fatte di martiri da ricordare ed immolare a memoria. Noi medici non vogliamo essere eroi ne angeli custodi perchè crediamo in un mondo dove a vincere sia la vita e non la morte.

Basta con sgradevoli appellativi che servono solo a smascherare le vostre dannate incompetenze e incapacità dal governo delle città, alle regioni, alle nazioni, tra i cittadini e le cittadine tutte. Noi siamo quei professionisti che scelsero il sacrificio, la missione, la dedizione allo studio continuo, la devozione al lavoro, il giuramento di Ippocrate, le rinunce si e non certo le collusioni con una classe indefinibile di incapaci al potere che a loro volta indicarono altri potenziali beoti per la gestione di task force, direzioni strategiche, enti ed attività e che, oltre tutto, avrebbero dovuto rappresentare il fiore all’occhiello di una Nazione civile e moderna come la nostra.

Il personale sanitario è stato offeso negli anni ed ora viene offerto come agnello sacrificale alla Nazione Italia che poteva e doveva, invece , diventare un esempio di primo modello di laboratorio virtuoso contro la pandemia. Andiamo incontro ad uno scenario di gelido tramonto di un’epoca e voi ancora, rintanati dentro la vostra opacità e stupidità, non avete capito che il 10% di noi è stato già contagiato: 5000 medici infettati e 29 morti oltre i primi suicidi avvenuti, con un conto che purtroppo è destinato a salire nelle prossime ore e che metterà ancor più a rischio l’intera salute pubblica.

Avete mandato allo sbaraglio una intera categorie di persone, esponendola ad una contaminazione certa per vostra incuria e paura di prendere decisioni quando almeno erano urgenti . Assumetevene ora tutte le responsabilità. É il tempo adesso di parlare proprio di noi, si, di quelle persone che sono essenziali a risolvere le questioni sanitarie gravissime del momento.

Avete aperto le porte ai neuro laureati, tanto non erano più che matricole da buttare al fronte senza tutoraggi specifici. Avete fatto rientrare in servizio medici pensionati con un rischio supplementare di morti, considerata l’età e le certe patologie pregresse di un anziano. Io, cari politici, vi accuso anche per questo.

I reparti sono sotto stress, non esiste alcuna messa in sicurezza delle strutture ospedaliere ne alcun contenimento, non si è fatto un training al personale su come proteggersi, non si controllano vestizione e svestizione; non ci sono strutture ricettive da utilizzare per ritirarvisi dopo il lavoro evitando il fai da te domestico; il personale è insufficiente , le condizioni di lavoro impossibili: senza neanche un tampone preventivo o un esame ematico, senza tracciature. E poi i sanitari che sono positivi ed infetti, come da decreto legge del 9 marzo 2020, sono persino obbligati a rimanere in servizio. Non ci sono mascherine, calzari, guanti, visiere ne alcun tipo di protesi e dispositivi di protezione personali adeguati all’incolumità di intere popolazioni di ricoverati, di pazienti a rischio, fragili, cronici, di familiari e di famiglie, anche le nostre dirette famiglie.

E si perché, cari politici, le nostre famiglie ora non ci vedono ne possono stare con noi a consolarci dopo intere giornate di faticoso lavoro.
Io, cari politici, vi accuso perché questa catastrofe umana , biologica, ambientale, ecologica era prevedibile , preventivabile e contenibile.
Il nostro inno sarà sempre diretto alla vita e a coloro che con grande spirito di devozione e sacrificio sono, in queste ore, impegnate ed impegnati al sostegno del bene comune. Ma voi? Rimanete immobili, solo preoccupati di non perdere potere e poltrone quando ben sapete che il picco deve ancora venire e nulla vi interessa il valore della perdita di vite.
Ora è troppo tardi. Io vi accuso anche per questo.