POST COVID: IL CORONAVIRUS NELLA SUA ATTUALITÀ MULTIFORME

Insomma, un virus dalle poliedriche forme! Che ha consentito alla popolazione italiana di avvicinarsi alla sofferenza con discrezione e rispetto delle regole, alla scienza con doverosa perizia, alla clinica con sufficiente capacità critica, all’economia con dati previsionali e fondati, alla politica con la solita arroganza, incapacità programmatica, mancanza di visione, vulnerabilità avvezza com’è a strumentalizzare ogni situazione per il proprio gaudere e il solo rendimento personale.
Saranno mesi complicati quelli che ci aspettano, dove nessuna/o si sentirà fortunatamente autorizzata/o ad accorciare le tappe-distanze, dove sarà fondamentale mantenere aperto un dialogo con le comunità locali, la sanità, la medicina emergenziale e preventiva territoriale come per l’intera cintura sanitaria di protezione, la ricerca e le biotecnologie di innovazione, il settore del lavoro e della scuola, gli imprenditori e i commercianti, le associazioni di categoria, la chiesa, il mondo del terzo settore ma su modelli e paradigmi che non possono più essere previsionali in astratto come è finora avvenuto ma per potere finalmente e realmente funzionare in sintonia con il paese interconnesso.
In un momento storico eccezionale su scenari economici finanziari e della sanità che cambiano non si può continuare a navigare a vista.
Intanto il 27 maggio la Presidente della Commissione europea dovrebbe presentare il piano Recovery fund dettagliato ma la Germania e la Francia lanciano una iniziativa-proposta comune per far ripartire l’economia europea e aiutare i paesi più colpiti per emettere bond sul mercato per 500 miliardi quale prestito che poi andrà restituito. Questo dotrebbe creare una strategia sanitaria europea sovrana che oggi invece per funzionare deve rivolgersi ai mercati stranieri (basti come esempio quello dei materiali medici di base). Ciò darebbe la possibilità al Recovery fund di essere più vigoroso e spinto. Sempre mercoledì 27 maggio prossimo Schmit e Gentiloni presenteranno una serie di consigli ai governi su come andranno spesi i soldi messi a disposizione per affrontare la crisi nel prossimo anno e mezzo nel frattempo che la Commissione proporrà un piano Farm to Fork che appare uno tra i capitoli più importanti dell’European Green deal.
Insomma, in vista di quanto ci aspetta le decisioni che saranno prese risulteranno un salvavita. E’ proprio in questa direzione che sono diretti i continui appelli e le sottoscrizioni che il COMITATO TECNICO SCIENTIFICO DELLA RETE LA FENICE CON BONAVIRI fa da mesi proprio per tracciare in uno scenario post bellico nuove linee e conoscenze, dal locale al nazionale, partendo da concetti base come salute e salubrità equa dei popoli.
Nasce per questi motivi il nostro recente progetto che getta le basi per il “Modello P.A.D” a supporto concreto delle fasi oltre l’ emergenziale anche in prospettiva di quelle misure di prevenzione che si dovranno attuare in scala nazionale per il recupero della normalità e prima dell’arrivo di possibili nuove ed aggressive epidemie.

UN MODELLO CHE BASA IL SUO RAZIONALE SU DATI FISICI-MATEMATICI E CHE RIENTRA NELLA PROGETTAZIONE DELL’AREA VASTA SMART CON LO SVILUPPO DI PRATICHE INNOVATIVE TERRITORIALI, DI GOVERNANCE , DI SANITÀ PUBBLICA IN UN ASSETTO PRODUTTIVO E DI VITA SOCIALE, SOSTENIBILE E RESILIENTE.

0 Commenti

Lascia un commento

Login

Benvenuto! Accedi al tuo account

Ricordami Hai perso la tua password?

Lost Password