COVID-19: UNA SINTESI DEL DECRETO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 28 MARZO 2020

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) emesso nella giornata di ieri interviene a favore delle famiglie in gravi condizioni di disagio a seguito del blocco di tutte le attività economiche sul territorio. Papa Francesco ed i sindaci di alcune città da giorni hanno denunciato situazioni di gravi privazioni della popolazione fino alla mancanza di cibo sufficiente alla nutrizione.
In relazione all’aggravarsi della situazione l’intervento del governo mira ad assicurare rapidamente alle famiglie indigenti un buono spesa una tantum di 300 euro per l’acquisto di generi alimentari; prioritariamente alle famiglie che non usufruiscono di altro sussidio economico statale come il reddito di cittadinanza. I generi alimentari potranno essere acquistati dalle famiglie destinatarie del buono spesa presso gli esercizi commerciali già individuati da ciascun comune. Per aumentare la capacità di spesa dei destinatari il presidente del consiglio ha invitato la grande distribuzione (i supermercati) a praticare uno sconto del 10% sui generi alimentari acquistati da coloro che usufruiscono del buono spesa.
I sindaci provvedono ad individuare la platea dei beneficiari del contributo tra i nuclei familiari più esposti ai rischi derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19.
Per attuare questo intervento ai comuni sono stati erogati 400 milioni di cui 300 milioni vanno ad integrare il fondo di solidarietà di ogni comune; questa cifra va ripartita in relazione ai residenti di ciascun comune. In particolare:
– ai comuni con popolazione sino a 5 mila abitanti riconosciuto un contributo non inferiore a 20.000 euro;
– ai comuni con popolazione da 5 mila a 30 mila abitanti è riconosciuto un contributo di 50.000 euro;
– ai comuni con popolazione da 30 mila a 69 mila abitanti è riconosciuto un contributo di 80.000 euro;
– ai comuni capoluogo di provincia e di regione è riconosciuto un contributo di 150.000 euro.

Entro il 15 aprile saranno poi erogati ai comuni 4,3 mld dei trasferimenti di loro competenza per aumentarne da subito la capacità di spesa.

Ci auguriamo che anche I COMUNI DELLA NOSTRA PROVINCIA si adoperino da subito per monitorare la situazione locale e per definire la piattaforma da seguire. Siamo vicini alle famiglie che in queste ore risentono maggiormente le condizioni di disagio e di sofferenza, siamo solidari con i detenuti e con tutto il personale penitenziario sperando anche che, per quando riguarda la condizione degli immigrati e dei senza tetto, si provveda velocemente e con chiarezza nell’adottare misure urgenti.

Questo nel rispetto della dignità delle persone e delle comunità tutte e di quante quanti in queste ore sono impegnati a contrastare una tragedia umana, sociale, economica.

Dobbiamo marciare unite e uniti, é così che ce la faremo.

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