Donne e potere
di Giuseppina Bonaviri
E finalmente arrivano loro: in Finlandia la nuova premier figlia di due mamme che guiderà una coalizione di governo con altri quattro partiti tutti con leader donne, un vero ritratto di emancipazione, è donna piena. Una dichiarazione inconfondibile di modernità ed autorevolezza consapevole, nelle sue prime parole da eletta “abbiamo molto lavoro da fare per ricostruire la fiducia. Non ho mai pensato alla mia età o al mio sesso, penso alle ragioni per cui sono entrata in politica e alle cose per le quali abbiamo conquistato la fiducia dell’elettorato”.
In Italia una donna per la prima volta arriva al vertice della Corte costituzionale, eletta presidente della Consulta. In prima istanza dichiara “ho rotto un cristallo, spero di fare da apripista con la speranza che anche da noi età e sesso non contino. Perché in Italia ancora un po’ contano“.
Ed in Italia, fatta da troppe piccole realtà provinciali, purtroppo ancora contano, si è verissimo, contano! Basti pensare per un attimo a quanto ancora avviene dalle nostre parti, dove la percentuale di donne laureate supera di gran lunga quella maschile ma dove ancora purtroppo a detenere il comando del bastone tra politica, enti ed amministrazioni è ancora l’egemonia maschile e nessuna passa che loro non vogliano e decidano! Quale il metro di giudizio e la logica a cui ognuna di noi dovrebbe sottoporsi? Quale il criterio se non quello squisitamente meritocratico? Quali gli strumenti usati da costoro per definire regole, procedure e norma? Quali gli equilibri stabiliti sulle cosiddette quote rosa – ritenuta da noi superatissima da sempre – all’interno dei partiti cosiddetti democratici che da poche settimane in provincia frusinate non vivono più di correnti (ma di quale modello lungimirante non ci è concesso sapere)? La passione, la determinazione, l’equilibrio, la serietà, il progetto politico che ci ha caratterizzato in questi anni rappresenta al meglio la nostra battaglia al femminile, la migliore che potevano intraprendere. Siamo contro tutte le derive a partire da quelle più invischiate dal sapore maschio. Siamo con tutte quelle donne che fanno cose e che a volte ne fanno cosi tante che c’è da rimanerne stecchiti! Loro, quelli del potere al maschile, potrebbero passare una vita a provarci ma non sarebbero mai capaci di contenere la leggerezza dell’essere che abbiamo noi donne; perché il più delle volte, siamo anche leggere dentro, noi.